ha oggi trovato nuova espressione ad opera dell’O.B.O.D., l’Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi, la cui base di partenza è l’Inghilterra, ma da lì si espande in tutto il mondo, e costituisce un organismo internazionale che insegna e propaganda la cultura, la filosofia e la spiritualità celtica.

Lo scopo del Druidismo in sostanza è quello di permettere all’uomo moderno di ritrovare quel profondo contatto con la natura e la terra, che nel corso dei secoli si è andato sempre più perdendo a causa dell’allontanamento dai cicli naturali della vita, oggi sostituiti da uno stile di vita molto meccanico ed accelerato, che non tiene conto in alcun modo dell’eterno ciclo della natura.  

Quindi con la pratica del druidismo l’uomo tenta di riappropriarsi della sua parte sensibile, del suo sentire, in particolare della capacità di sentire la profonda interconnessione della natura e di tutti i regni di natura, in un’epoca ormai caratterizzata dall’espandersi della tecnologia, che se da un lato ha apportato molti benefici all’umanità, ha dall’altro dato il via ad un processo di atrofizzazione dell’innata sensibilità dell’uomo, che ormai tende a delegare quasi tutto alle macchine che egli stesso inventa al fine di sostituirlo in molte espressioni della sua vita.

Con il Druidismo si impara a sentire e comprendere la voce degli alberi, attraverso i quali la madre terra parla in una lingua in grado di essere percepita e compresa nel silenzio più profondo, appunto quel silenzio non vuoto in cui echeggia il vento tra le foglie e i rami, portando con se un profondo significato dell’esistenza.

Nella pratica del Druidismo si viene a conoscenza dell’antico alfabeto OGHAM, fatto di simboli ognuno legato ad una specifica categoria di alberi, attraverso i quali richiamarne l’essenza, nonché si apprende la ritualistica delle antiche cerimonie stagionali dei celti, con cui veniva scandito il passare del tempo.

Il Druidismo, quindi, si prefigge lo scopo di ritrovare sé stessi e dar voce alla propria natura selvatica, cioè quella parte di noi che vede, sente, che cerca la semplicità dell’essere e trova appagamento dall’interscambio tra uomo e natura.